martedì, marzo 07, 2006

Appello Per l' Occidente


Teocon sottoscrive e promuove l'Appello per l'Occidente, nato per iniziativa del Presidente del Senato Marcello Pera e invita tutti voi a fare lo stesso: Ne va del nostro futuro.

"L'Occidente è in crisi. Attaccato dall'esterno dal fondamentalismo e dal terrorismo islamico, non è capace di rispondere alla sfida. Minato dall'interno da una crisi morale e spirituale, non trova il coraggio per reagire. Ci sentiamo colpevoli del nostro benessere, proviamo vergogna delle nostre tradizioni, consideriamo il terrorismo come una reazione ai nostri errori. Il terrorismo, invece, è un'aggressione diretta alla nostra civiltà e all'umanità intera.L'Europa è ferma. Continua a perdere natalità, competitività, unità di azione sulla scena internazionale. Nasconde e nega la propria identità e così fallisce nel tentativo di darsi una Costituzione legittimata dai cittadini. Determina una frattura con gli Stati Uniti e fa dell'antiamericanismo una bandiera.Le nostre tradizioni sono messe in discussione. Il laicismo o il progressismo rinnegano i costumi millenari della nostra storia. Si sviliscono così i valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia. Si predica l'uguale valore di tutte le culture. Si lascia senza guida e senza regola l'integrazione degli immigrati.Come ha detto Benedetto XVI, oggi "l'Occidente non ama più se stesso". Per superare questa crisi abbiamo bisogno di più impegno e di più coraggio sui temi della nostra civiltà."

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Un altro Mondo

Riporto di seguito l'illuminante Editoriale dell'ultimo numero della rivista Il Timone scritto dal Direttore Gianpaolo Barra.

Mi sembra molto illuminante per capire il periodo che stiamo attraversando.


"Presto saremo chiamati a scegliere i nostri rappresentanti al Parlamento. Affideremo loro, tutto sommato, buona parte delle sorti del bel Paese. Non dubito che i lettori del Timone valuteranno bene a quale dei due schieramenti dare il loro voto. Qualunque sia la preferenza, tutti, incluso il sottoscritto, sappiamo che la "buona battaglia" per l'evangelizzazione del nostro popolo continua. La preghiera fiduciosa, la formazione personale e l'azione concreta, condotta nei luoghi dove viviamo e con i mezzi di cui disponiamo, sono le nostre armi, tanto più efficienti quanto più sapremo confidare nell'aiuto della Provvidenza, alla Quale sarà opportuno chiedere che l'opera dannosa di quelle forze che avversano i piani di Dio non sia coronata anche dal successo elettorale.Per formarsi un giudizio, sarà utile - credo - considerare un fatto. E' innegabile il tentativo di trasformare ulteriormente la società in cui viviamo. Di introdurvi qualche cosa che non s'era mai visto prima. E che mira ad incrementare il grado di scristianizzazione già così elevato nel nostro Paese. Sia chiaro: è una operazione, questa, che non nasce ora, le cui radici, spesso evidenziate dal nostro mensile, risalgono a tempi passati. Ma in questi giorni il processo "rivoluzionario" sembra intensificarsi, rinvigorirsi, presentare decisive novità. Che, se realizzate, modificheranno il nostro modo di vivere. Quella, per esempio, di riconoscere pari dignità tanto alla famiglia tradizionale, pensata dal Creatore e radicata nella legge naturale, quanto alle cosiddette "coppie di fatto".Quell'altra che intende equiparare la famiglia formata da uomo e donna, uniti dal vincolo del matrimonio che prevede precisi diritti e doveri, con la cosiddetta "famiglia" (il virgolettato è d'obbligo) omosessuale, o lesbica, composta da due uomini o due donne. Che, ovviamente, avranno possibilità di adottare bambini (a farli non sono ancora capaci) ed educarli a modo loro. Una terza che mira a promuovere il "diritto" di eliminare positivamente malati terminali, anziani disperati, più o meno consenzienti, con la legalizzazione dell'eutanasia.Altre novità, poi, si promettono nel campo della difesa della vita, con il progetto di estendere il "diritto" di sopprimere esseri umani innocenti. Magari servendosi di una pillola abortiva, agevolmente reperibile in farmacia o, perché no?, al supermercato. Insomma, famiglia e vita sono i campi dove più infuria la battaglia. E sui quali, per quel che mi riguarda, sceglierò di misurare le mie preferenze elettorali. La Chiesa, grazie a Dio, intende fare la sua parte. Questo disturba, ovviamente, così che certe forze politiche puntano a limitare il diritto dei nostri pastori di esprimere opinioni in materie concernenti il bene comune. Peggio, qualcuno si spinge persino a chiedere l'abolizione del Concordato tra la Santa Sede e lo Stato. Fuori la Chiesa dall'Italia, reclama apertamente, che la fede non influenzi l'esistenza quotidiana, sia relegata alla coscienza, rinchiusa nel silenzio della vita privata.In breve, vedo che alcune forze politiche, se vinceranno, si propongono di costruirci una società nuova. Con innovazioni che hanno di mira il progetto di Dio, insegnato dal Vangelo e custodito dalla Chiesa. Proprio ciò che noi cattolici vogliamo promuovere per il vero bene del nostro prossimo. Non so voi, cari lettori, ma prima di scegliere io ne terrò conto. E non mi sfuggirà il fatto che tali rovinose novità trovano il loro più convinto sostegno nel programma di partiti che si schierano nel centro-sinistra. Ne prendo atto."

giovedì, marzo 02, 2006

Discorso di Berlusconi al Congresso USA


"Signor Presidente, Signor Vice Presidente alla Camera dei rappresentanti, Signori membri del Congresso, è per me uno straordinario onore essere stato invitato a pronunciare questo discorso nel luogo che è uno dei massimi templi della democrazia. Parlo in rappresentanza ed a nome di un Paese che nei confronti degli Stati Uniti d’America ha un’amicizia profonda, che agli Stati Uniti si sente legato da vincoli plurisecolari. " Continua....



Ecco una cosa che a Prodi non accadrà mai: l'Onore di parlare davanti al Congresso USA riunito in seduta plenaria. Anche se, mai sia detto, dovesse vincere le elezioni, tali discorsi li vedrà solo in TV.
Ed eccolo con il suo classico stile da mortadella melensa bofonchiare che il discorso di Berlusconi è stato solo uno spot elettorale: che tristezza!!!

Ma davvero vogliamo farci governare da un mediocre così o da un intellettuale alla Diliberto che ha detto che le mani di Bush e Berlusconi grondano sangue?
E le sue falce e martello cosa grondano???? Suvvia...Siamo seri....